In onore di Angelo Tiburzi, capobanda della Fanfara Leonina del 1867

Ricordati anche tutti caduti garibaldini del Risorgimento e i caduti sabini della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” Il 1° novembre 2022 nel cimitero di Poggio Mirteto (Rieti), alla presenza dell’Assessora Comunale Maria Cristina Rinaldi (socia ANVRG), di Pasqualino Carconi, presidente della Sezione “Angelo Tiburzi” e di Francesco Rinaldi – in rappresentanza della Sezione ANVRG di Rieti e della Federazione Italia Centrale – accompagnato dal socio Sergio Luzzi, è stata inaugurata una targa in memoria del M° Angelo Tiburzi, a cui è intestata la Sezione, che fu Capo della Banda Leonina che partecipò alla Campagna dell’Agro Romano del 1867 con altri 7 bandisti di Poggio Mirteto. Un corteo, guidato dall’Assessora Rinaldi, ha accompagnato la Banda Nazionale Garibaldina- Comunale di Poggio Mirteto guidata dal M° Claudio Gamberoni, che ha eseguito marce garibaldine in presenza di Denise Lupi, presidente della Banda. Al cimitero, di fronte alla tomba della famiglia Tiburzi, Carconi e Rinaldi hanno provveduto alla scopertura della targa durante l’esecuzione dell’Inno nazionale. L’Assessora ha ricordato la figura storica di Tiburzi e dei 32 volontari di Poggio Mirteto che parteciparono alla Campagna dell’Agro Romano. Francesco Rinaldi ha quindi portato il saluto della Federazione Italia Centrale dell’ANVRG, a nome del suo presidente Avv. Gianfranco Paris, ed ha parlato del progetto in corso per uno spettacolo che ricordi i fatti garibaldini del 1849 e del 1867 in Sabina. Pasqualino Carconi ha poi parlato del progetto promosso dalla Sezione di Poggio Mirteto che si è concluso con l’inaugurazione della targa in memoria di Angelo Tiburzi. Ettore Mazzuca, pronipote di Tiburzi, ha ricordato infine alcuni episodi di carattere familiare della vita del M°, in particolare della sua attività – negli ultimi vent’anni del XIX secolo – di gestore di una delle sette trattorie della città e dell’unico caffè, dove la faceva da padrone il culto dei valori del Risorgimento. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di alloro al Cippo dei caduti presente nel cimitero, con l’esecuzione da parte della Banda dell’Inno del Piave, del Silenzio e del Canto degli Italiani, e con la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba dei Partigiani, dove sono stati ricordati i caduti sabini che fecero parte della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” che combatté in Montenegro, i cui superstiti fondarono l’ANVRG, e dove la Banda ha suonato Bella Ciao e l’Inno nazionale.