Barbara e la Grande Guerra

Comunicato stampa

Il gruppo ‘garibaldino’ di Barbara ricorda la Grande Guerra e premia gli assistenti della Lungodegenza di Arcevia.

    Nei giorni scorsi, in occasione del 100° anniversario della fine della “Grande Guerra” – giustamente definita “IV Guerra d’Indipendenza” –  e della ricorrenza della santa patrona, il Gruppo di Barbara dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG) ha organizzato, presso la sala del consiglio comunale, un incontro sul tema: “I barbaresi e i marchigiani nella I Guerra Mondiale”.

   In apertura, dopo il saluto del sindaco Raniero Serrani, il presidente della sezione zonale di Castelbellino, Gilberto Piccinini, ex docente di storia contemporanea, ha sottolineato in particolare l’esigenza di aprire l’associazione al mondo giovanile tramite i comuni valori ideali del volontariato e della ricerca di una pace fondata sul rispetto dei diritti umani e della libertà dei popoli. A tal proposito l’Associazione garibaldina anche quest’anno ha conferito una prestigiosa pergamena, firmata dalla presidente nazionale Annita Garibaldi Jallet – come onorificenza per un’opera assistenziale o di volontariato -, ad assistenti ed infermieri della Lungodegenza di Arcevia, nella persona della caposala Katia Belardinelli, per la fervida attività svolta diligentemente “in prima linea”, anche in occasione dell’eccezionale precipitazione nevosa del febbraio scorso.

   Il coordinatore del gruppo, Ettore Baldetti, autore del libro “Marchigiani nel Risorgimento” – on line nel sito del Comune di Barbara – ha analizzato le atrocità del conflitto, rappresentate soprattutto dalle inutili stragi di soldati – fra i quali la maggior parte delle vittime barbaresi – negli attacchi contro le trincee dell’altopiano carsico, distinguendo nel contempo i concetti di “guerra giusta” e  ‘patriottismo’ da “espansionismo imperialistico” e ‘nazionalismo’.

  Simona Gambarara, socia del gruppo e autrice del libro “Federico e gli altri. I chiaravallesi caduti nella Grande Guerra”, ha poi magistralmente descritto la partecipazione delle Marche e dei marchigiani nelle attività belliche. Fra questi anche Adolfo Raffaele Ercoli, maestro della Scuola Elementare di Barbara, al quale è stata dedicata una targa commemorativa consegnata a Giuliano Ciabocco, sindaco del suo comune di origine, il maceratese San Ginesio, patria altresì di un illuminato governatore settecentesco di Barbara, Telesforo Benigni, e recentemente gravemente colpito dagli eventi sismici.

    Nell’ambito degli interventi, Silvana Giaccaglia, rappresentante dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e coordinatrice del concorso regionale scolastico “Esploratori della Memoria”, ha meritoriamente evidenziato la valenza didattica della riscoperta di una memoria condivisa.

Foto (Angelo Papi): alcuni momenti dell’incontro.