8 marzo, Festa delle Donne.

Più che mai oggi è importante riflettere su questa giornata e ricordarne il significato originario, invocando a gran voce l’uguaglianza di diritti delle donne, troppo spesso vittime di tragedie e di soprusi, sia nell’ambito privato come in quello pubblico, e a ogni latitudine. E per farlo nulla di meglio che ricordare ancora una volta alcuni tra i tanti pensieri che Giuseppe Mazzini dedicò alle donne ne “I Doveri dell’Uomo” (Doveri verso la famiglia).


Amate e rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali.  Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità, non ne avete alcuna. Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione diseguale e una perenne oppressione di leggi, quell’apparente inferiorità intellettuale dalla quale oggi argomentano per mantenere l’oppressione […]. Abbiate dunque la donna siccome compagna e partecipe, non solamente delle vostre gioie e dei vostri dolori, ma delle vostre aspirazioni, dei vostri studi e dei vostri tentativi di miglioramento sociale. Abbiatela uguale nella vostra vita civile e politica. Siate due ali dell’anima umana verso l’ideale che dobbiamo raggiungere.


Oggi come allora queste parole di esortazione all’educazione e al rispetto, all’uguaglianza di diritti e doveri delle donne e degli uomini sono, purtroppo, quanto mai attuali e andrebbero proposte all’attenzione delle cittadine e dei cittadini di domani attraverso l’esempio e la pratica quotidiana, a scuola come in famiglia.


Raffaella Ponte