Ufficio Storico della A.N.V.R.G.

La cinta di mura gianicolensi costituisce l’ultimo intervento di considerevole portata per la difesa di Roma, voluta da Papa Urbano VIII Barberini (1643).
Dall’aprile al giugno del 1849, il settore di mura controllato da Porta San Pancrazio fu teatro di aspri combattimenti per la strenua difesa garibaldina della Repubblica Romana di Mazzini, Saffi ed Armellini, contro le truppe francesi comandate dal Gen. Oudinot. Combatterono qui assieme a Garibaldi, Manara con i suoi bersaglieri, Dandolo, Mameli e Masina, fino alla notte tra il 29 e il 30 giugno quando la difesa cessò ed ebbe inizio l’invasione della città. Le mura, sotto il fuoco d’assedio, rovinarono in più punti ed anche la porta venne distrutta; fu ricostruita, nella forma attuale, nel 1854 su progetto di Vespignani.

All’interno di Porta San Pancrazio  è ospitato il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina.

Uno spazio è dedicato alla  Divisione Italiana Partigiana Garibaldi” ovvero all’ultima epopea garibaldina. Ricorda infatti le vicende dei soldati italiani delle divisioni “Venezia” e “Taur.nense” che, trovatisi isolati in Montenegro al momento dell’armistizio dell’8 settembre 1943, anziché arrendersi ai tedeschi si unirono a formare la “Divisione Italiana Partigiana Garibaldi” e continuarono a combattere, collaborando con le forze jugoslave, per la liberazione di quel territorio, nel corso di ben diciotto mesi di combattimenti particolarmente duri e difficili, pagando per questo un drammatico tributo di sacrifici e perdite umane. Una testimonianza di amor di patria per un riscatto d’onore e di dignità al di sopra di ogni ideologia di parte.

Porta San Pancrazio e la sua storia >>>

 Orario di apertura dell’Ufficio Storico: MARTEDI’ e SABATO dalle 10 alle 13