Lo scorso sabato 14 ottobre si è tenuta all’Altare della Patria a Roma la solenne cerimonia di deposizione di una corona di alloro presso il Sacello del Milite Ignoto, promossa dalla nostra Associazione in memoria e onore dei caduti, dispersi e reduci della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” che fu costituita 80 anni fa nel villaggio montenegrino di Pljevlja (2 dicembre 1943).
Il tributo – tenutosi a trent’anni dall’ultima celebrazione di questo genere, allora svoltasi in occasione del cinquantenario di fondazione della Divisione – ha visto la partecipazione di molte delle Sezioni locali dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (Arezzo, Asti, Bologna, Firenze, Rieti, Riofreddo, Roma) che, accompagnando il Medaglione Nazionale, hanno reso onore al sacrificio di chi, dopo l’armistizio dell’8 settembre, scelse di combattere il nazifascismo nella penisola balcanica fino all’estremo sacrificio, nonché a coloro che, una volta tornati sul suolo nazionale, hanno continuato a preservare la memoria di quell’epopea, permettendo altresì – con il loro ingresso nell’allora Associazione Nazionale Reduci Garibaldini – di far assurgere l’ANVRG al rango di Associazione Combattentistica.
La scelta della data ha voluto inoltre commemorare la concessione, nel 1953, della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Divisione “Garibaldi”, con la seguente motivazione: «Degni eredi delle tradizioni militari e del sublime eroismo delle Divisioni “Taurinense” e “Venezia”, duramente provate prima e dopo l’armistizio, i reparti di fanteria della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”, dai resti di quelle unità derivati, si forgiavano in blocco granitico ed indomabile, animato da nobili energie e da fede nei destini della Patria. In 18 mesi di epici ed ininterrotti combattimenti, scarsamente riforniti di viveri, senza vestiario né medicinali, con gli effettivi minati da malattie, tenevano alto, in terra straniera, il prestigio delle armi italiane, serbando intatta la compagine spirituale e materiale dei propri gregari che volontariamente preferivano la sanguinosa lotta della guerriglia, ad un’avvilente resa. Ultimata la guerra in Balcania e rientrati in Patria, ridotti ad un terzo, dopo i duri combattimenti sostenuti sulle aspre montagne del Montenegro, dell’Erzegovina, della Bosnia e del Sangiaccato, chiedevano unanimi l’onore di difendere il suolo natale, emuli di quanti si immolarono all’Italia e al dovere, tramandando ai posteri le leggendarie virtù guerriere della stirpe. Jugoslavia, 8 settembre 1943 – Italia, 25 aprile 1945».
La corona di alloro ha preceduto, nella sua ascesa verso il Sacello, la Vice-presidente Nazionale Mariella Bortoletto, accompagnata nell’occasione dal Consigliere Nazionale Daniele Villa. È stato quindi suonato il Silenzio dal picchetto d’onore di guardia alla Tomba.
La solenne cerimonia è stata coordinata dal Cerimoniale del Comando Operativo Forze Terrestri dell’Esercito, che si ringrazia vivamente per l’opera svolta.